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Calcio a 5: il ruolo dell’allenatore – Tesi di laurea

Alcuni giorni Andrea Mandelli, fa un ragazzo che ho avuto la fortuna di poter allenare per un paio di anni, mi ha mandato la sua tesi di laurea al SUISM intitolata “Calcio a 5: il ruolo dell’allenatore“.

Ho letto con molta curiosità questa tesi è l’ho trovata davvero molto interessanti soprattutto nella parte relativa alle categorie Piccoli Amici, Pulcini ed Esordienti dove ben si descrivono quali obiettivi un allenatore dovrebbe prefiggersi per ciascuna categoria.

All’interno della tesi troverete inoltre alcune esercitazioni tipo per ciascuna categoria.

In questo scritto ho cercato di esaltare le caratteristiche, il ruolo, gli obiettivi dell’allenatore di uno sport tanto bello e appassionante quanto sconosciuto e incompreso. Credo che il calcio a 5 sia uno sport molto utile ed efficace per la formazione di un atleta in quanto io, pur non avendo mai giocato a calcio, dopo tre anni dedicati alla pratica del futsal in squadre giovanili, sono riuscito a fare il mio esordio in una prima squadra di categoria C1. Questo mi ha dimostrato che la pratica del calcio non è necessariamente propedeutica al calcio a 5 e che il futsal non dev’essere percepito come sport alternativo o, come capita spesso, di ripiego per calciatori ormai stanchi di giocare e correre in campi di dimensioni notevolmente superiori. La somiglianza con il calcio è però, spesso, la motivazione che avvicina bambini e ragazzi a questo sport, ma è solo con la pratica e la costanza che restano colpiti e impressionati positivamente da questa attività. Ho provato di persona questa sensazione poiché, allenando un gruppo di calcio a 5 di pulcini di 9-10 anni, da una stagione all’altra, ho notato come l’entusiasmo e l’interesse siano stati un fattore stimolante per i ragazzi stessi che hanno nella maggior parte proseguito il loro percorso e per quanti, seguendo il loro esempio si siano aggregati al gruppo.

Il lavoro è davvero ben fatto e mi auguro sinceramente di essere riuscito anche solo in piccolissima parte ad ispirarlo in questa sua tesi con il mio modo di allenarlo negli anni fatti insieme.

Ottimo lavoro Andrea!